Capitolo 4
Prossima fermata: Teatro alla Scala
Legenda
INCLUSIONE E FRAGILITÀ
ELEMENTI SCIENTIFICI
ARTE E CULTURA
PAROLA NUOVA
Approfondimento
ARTE-TERAPIA
L’arte, la musica, la danza e il teatro ci possono aiutare nei momenti di difficoltà: per questo si parla anche di danzaterapia e musicoterapia, una serie di discipline che appartengono alla grande famiglia dell’arte-terapia, tra arte e psicologia, che si avvalgono di tecniche creative e artistiche per educare, formare e curare le persone. Quando ci sentiamo tristi, agitati o arrabbiati, in un groviglio di emozioni, musica e danza aiutano ad esprimerci e ci trasportano in una dimensione spensierata, insomma sono un vero e proprio modo per comunicare! Sai che esistono delle attività di danzaterapia e musicoterapia che aiutano grandi e piccini a riscoprire il proprio benessere a suon di musica, danze, canti e arte? Prova ad ascoltare alcune musiche proposte. Come ti muoveresti su queste note? Quali sensazioni provi?
VIBRAZIONE
Un’onda del mare, un terremoto, il suono emesso da un grillo: cosa accomuna queste tre cose? La vibrazione! La vibrazione indica un’ oscillazione di un oggetto attorno ad un punto, su e giù, come il saltare su un tappeto elastico o la vibrazione del telefono che si muove all’arrivo di una telefonata. Nel caso della telefonata questa vibrazione produce un’onda, come le onde del mare, che si propaga, in modo a noi invisibile, nel tavolo (oggetto solido) o nell’aria (che è aeriforme), e questa onda altro non è che un suono, che trasporta energia, e che mette in movimento il timpano dentro il nostro orecchio.
Ed è così che l’aria messa in movimento dal soffio di chi suona un flauto o dalle vibrazioni delle corde di una chitarra, o anche dalla nostra voce si propaga alle orecchie dei nostri uditori, ed è qui che il timpano, una membrana elastica come la pelle di un tamburo, reagisce e trasforma questa vibrazione in un segnale nervoso in direzione del nostro cervello.
TEATRO ALLA SCALA
Il Teatro alla Scala è stato costruito per volontà dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria alla fine del 1700, sull’antico sito della chiesa di Santa Maria alla Scala, da cui prende il nome. Al suo interno oltre allo spazio per orchestre, palcoscenico e pubblico sono state costruite botteghe, cucine, sale da gioco e un ristorante. Qui si sono alternati grandissimi artisti e artiste provenienti da tutto il mondo!
Tra questi Giuseppe Verdi, che presenta nel 1842 il Nabucco con Va’ Pensiero, un coro diventato famoso in tutto il mondo. Gli abitanti di Milano gli volevano talmente bene che, quando si ammala, coprono di paglia la via che dalla sua casa porta al teatro, per attutire il rumore dei carri di passaggio e per non disturbarlo. Circa un secolo dopo, nel 1946 Carla Fracci entra nella Scuola di Ballo del Teatro alla Scala per realizzare il suo grande sogno fin da bambina: diventare prima ballerina! Fin da piccola si sposta in tram per raggiungere la Scala, dove si trova la scuola di danza: il suo papà è tranviere e proprio in tram accompagna Carla bambina alla prima audizione per entrare in Accademia.
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